8 Maggio 2025

Prima fumata nera dopo tre ore di conclave, domani i cardinali tornano a riunirsi nella Sistina

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Il mondo entra nella Cappella Sistina e ha il volto dei 133 cardinali che arrivano da settanta Paesi diversi. Ogni angolo è rappresentato nel conclave più globalizzato della storia.

Europei, asiatici, africani, americani, e finanche arrivati dalla lontana Oceania, i porporati sfilano nella più solenne delle processioni, portando le loro storie e anche il loro idioma che traspare nell’accento col quale leggono la formula latina del giuramento. Silenzio ed emozione: da oggi in poi è il giorno della scelta del successore di Pietro, e anche di Francesco, dodici anni intensi di pontificato la cui eredità in qualche modo dovrà essere raccolta dal prossimo Pontefice.

La prima fumata del conclave che è cominciato oggi si palesa alle 21 ed è nera, come dalle attese. In Piazza San Pietro i fedeli ad aspettarla sono oltre 45mila. Rispetto al conclave del 2013, iniziato alla stessa ora di quest’anno, la fumata ritarda di un’ora e venti (nel 2013 era arrivata alle 19.41). A pesare, secondo quanto si apprende è stata la lunghezza della meditazione del cardinale Raniero Cantalamessa, 45 minuti, e poi il fatto che i cardinali, oltre ad essere diciotto in più, rispetto all’ultimo conclave, nella maggior parte sono neofiti e diversi di loro non parlano italiano. Quindi le operazioni di voto hanno preso decisamente più tempo.

Occorrerà verificare se già tra domani o dopodomani, come vorrebbe la tradizione degli ultimi cinque conclavi, i cardinali elettori troveranno il consenso per la scelta della nuova guida della Chiesa cattolica.

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