30 Aprile 2025

Ucciso per una scarpa sporca, il diciassettenne condannato a 18 anni e 8 mesi. La madre della vittima: “La giustizia ha fallito”

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Diciotto anni e 8 mesi di reclusione: questa la condanna inflitta dal Tribunale per i minorenni di Napoli al 17enne accusato dell’omicidio di Santo Romano, il giovane di 19 anni ucciso nella notte tra l’1 e il 2 novembre dell’anno scorso a San Sebastiano al Vesuvio, dopo una lite per un paio di scarpe sporcate.

La notizia della sentenza ha scatenato l’ira di parenti e amici che hanno urlato a gran voce: “Fate schifo”.
Il processo si è svolto con il rito abbreviato e il pm Ettore La Ragione aveva chiesto la condanna dell’imputato a 17 anni di reclusione.

“La giustizia ha fallito di nuovo, è uno schifo, per questo i minorenni continuano ad ammazzare”, ha detto Filomena Di Mare, mamma di Santo Romano, commentando la condanna. Il verdetto è stato emesso dal giudice Lucarelli.

All’esterno del tribunale, urla di contestazione contro la sentenza da parte della folla di familiari e amici della vittima. Alla reazione furibonda della madre e della zia di Santo Romano si associa quella di Simona, una giovane madre giunta con il figlio all’esterno del Tribunale per i minorenni di Napoli.

“Vergognoso, cosa ho insegnato a mio figlio venendo qui? Volevo fargli capire che chi sbaglia paga e invece abbiamo avuto la dimostrazione che non è così. Al posto di Santo poteva esserci mio figlio, o chiunque altro. Se questa è la giustizia, siamo rovinati”. “E’ un fallimento della società. Se proviamo a insegnare ai nostri figli il rispetto delle regole e poi vediamo queste cose… siamo in una guerra, non sotto le bombe ma di fronte a pistole e coltelli che possono colpirci in ogni momento”, incalza Mariarca, zia di Santo. La folla di amici e parenti di Santo ha applaudito le invettive della madre contro la giustizia e i giudici.

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