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Relativamente alla nota della Corte dei Conti ad oggetto: “Piano di Riequilibrio pluriennale – controllo primo e secondo semestre 2024 art.243 quater comma 6 e 7 del TUEL. Controllo sull’attuazione dei dicta Deliberazione n.30 -2024/PRSP”
il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti: “Rispetto alla Corte dei Conti c’è tanta disinformazione, spesso voluta e anche strumentale. Ho come la percezione che chi in passato ha sognato (e forse ancora oggi sogna) la mia morte politica, desideri anche il dissesto del Comune di Scafati pur di mandarmi a casa. Premesso che per uscire dal Piano di Riequilibrio il Comune di Scafati al 31 dicembre 2026 deve chiudere con un disavanzo pari a circa meno 11 milioni di euro, la Corte dei Conti richiede una ricognizione rispetto allo stato di attuazione del Piano di Riequilibrio la cui risposta è in capo ai Dirigenti. Attraverso i nostri uffici abbiamo risposto punto per punto, vi segnalo in breve alcune situazioni oggetto di istruttoria e le risposte:
sulla vendita delle Farmacie Comunali, ad esempio, l’ente ha programmato un percorso preciso per l’acquisizione in gestione e la successiva vendita delle stesse. A tal fine è stata avviata una procedura di Accertamento Tecnico Preventivo per la valutazione delle suddette farmacie. Altro argomento riguarda l’Acse per la quale la Corte dei Conti chiedeva all’ente di ripristinare l’accantonamento di circa 300 mila euro a favore della partecipata, scomparso dal rendiconto 2022. A partire dal rendiconto 2023 e dal prossimo relativo al 2024, l’ente ha garantito l’appostamento di tale importo. Cassa vincolata: l’ente con apposita determina dirigenziale ha provveduto alla ricostruzione analitica della cassa vincolata aggiornata al 31 dicembre 2024. Per quanto riguarda gli incassi, sono stati incrementati attraverso il recupero dell’evasione tributaria IMU e TARI (incremento della riscossione coattiva per l’anno 2024 pari a 600 mila euro, lotta all’evasione tassa rifiuto per 250 mila, IMU 200mila, tributi minori 260mila euro in più).
Utilizzo vincoli di cassa: dal secondo semestre 2024 l’ente non ha più finanziato spese correnti mediante l’utilizzo di cassa vincolata. Debiti fuori bilancio: l’ente ha dato un forte impulso al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, in particolare nel 2024 sono stati riconosciuti circa 3 milioni e mezzo di debiti di cui 3 milioni relativi agli espropri PIP. Disavanzo 2024: l’obiettivo doveva essere circa meno 16 milioni, l’ente chiuderà a meno 14 milioni. Questi alcuni punti della relazione preparata dai nostri Dirigenti. Per cui chi voleva il dissesto del Comune di Scafati…avrà una grande delusione perché in due anni e mezzo abbiamo fatto, invece, un grande miracolo”.