14 Dicembre 2024

Amministrative 2024. Diana: “Dopo 10 anni di pessimo governo, Castel Volturno ha bisogno di rinascere”

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Amministrative all’orizzonte. Manca ancora un anno alle prossime elezioni comunali, ma a Castel Volturno già sembrano delinearsi i profili dei candidati alla fascia tricolore. Sulla questione si è espresso il presidente dell’associazione “Città Domizia”, Cesare Diana: “A maggio duemila ventiquattro si vota e all’improvviso vi è un’accelerazione tra le componenti politiche che si sfideranno per sedere su una sedia scomoda, ma sempre molto ambita. Sono passati altri cinque anni e il Sindaco Giggino Petrella di ‘Fratelli d’Italia”, a capo di una coalizione di centro destra, ha retto con risultati pessimi, ancora peggiori del suo predecessore, Dimitri Russo, esponente del Pd di centro sinistra. La città dopo dieci anni ne esce veramente male, tanto che si parla sempre di più di ricostruzione”.
A Diana, però, quello che più preme è la condizione di sconforto e soprattutto di sfiducia che nota nei cittadini: “Nessuno ha sbagliato, solo che i cittadini sono allo stremo. In tutto ciò, c’è  ancora chi parla di centro destra contro centro sinistra, evidentemente si prepara un’altra truffa elettorale. Noi ci saremo, perché ci crediamo, perché sono dieci anni si dicono solo e sempre le stesse cose. Insomma, sia centro destra che centro sinistra si sono rivelati la faccia di una stessa medaglia. Spesso si è dimenticato che il vero obiettivo è solo il benessere del cittadino e della città tutta; e questo dovrebbe essere una priorità sempre, ventiquattro ore su ventiquattro, trecentosessantacinque giorni su trecentosessantacinque giorni all’anno, e non solo durante le elezioni per poi scomparire per cinque anni”. Il messaggio di Cesare Diana è chiaro: anche “Città Domizia” sarà presente alle prossime elezioni. “A maggio del 2024 noi ci saremo – conclude il Presidente –. Chiedo ai cittadini di fare la scelta giusta, quella che mira alla riappropriazione della nostra città. Credo che ne abbiamo avute abbastanza di parole, ora servono i fatti, quelli concreti e costanti”.