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Hashish e cocaina tra carne e melanzane. Sventato dagli agenti della Polizia penitenziaria del carcere di Avellino il tentativo di introdurre sostanze stupefacenti destinate ad un detenuto.
Lo riferisce la segretaria ragionale del Sappe, Tiziana Guacci. L’ingente quantitativo di droga era stato occultato all’interno di due contenitori per alimenti. “Nonostante la carenza di organico – sottolinea la sindacalista – la Polizia penitenziaria continua a garantire quotidianamente la prevenzione e la repressione dei reati all’interno della struttura penitenziaria”. Il segretario nazionale del Sappe, Donato Capece, rilancia la proposta di consentire “ai detenuti tossicodipendenti condannati per spaccio di lieve entità, di scontare la pena non in carcere ma in comunità di recupero”.
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