11 Ottobre 2024

CORRADO SCARLATO: Nessun contenzioso o incompatibilità per la mia candidatura a Sindaco

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Immaginavo di dover affrontare una campagna elettorale confrontandomi su progetti e proposte. Invece l’odio politico e sociale ha preso il sopravvento e dato fiato a strumentalizzazioni, illazioni e falsità, create ad arte per colpire l’avversario.

D’altronde è questo ad aver condannato la città ai margini. Lotte tra bande politiche che, come coalizione, abbiamo respinto fin dal primo minuto, scegliendo di sposare un progetto civico e alternativo.

A chi pensa di vincere colpendo con l’arma della calunnia, rispondo che la legalità è la nostra stella polare, le nostre liste sono composte da persone perbene, oneste, lavoratrici e da sempre impegnate in politica o nel sociale.

Restituisco al mittente ogni pettegolezzo e confido in un cambio di strategia da parte degli accusatori, evidentemente a corto di idee e di soluzioni.

Sulla mia presunta e agitata incompatibilità sono sereno per i seguenti ordini di motivi :    a) la Sea s.r.l., di cui sono socio ma non amministratore ( e tanto basterebbe ad escludere l’ipotesi di incompatibilità) ha in essere due contratti con l’Acse s.p.a., partecipata del Comune di Scafati, relativi rispettivamente alla raccolta del vetro e della carta ed entrambi non saranno rinnovati, per cui in caso di elezione alla carica di Sindaco alcuna causa di incompatibilità potrà essermi contestata. Va, comunque, chiarito che la società non riceve somme di denaro, anzi, versa un corrispettivo all’Acse per il ritiro di carta e vetro, con un duplice vantaggio per la società partecipata del Comune e, cioè, un introito maggiore, in quanto il rischio d’impresa è totalmente a carico della S.E.A. s.r.l. e meno costi per la logistica, attesa la vicinanza alla piattaforma di destinazione; b) quanto alla ex Papiro sud, va detto che la Ambiente ed Energia s.r.l., di cui sono socio e non amministratore ( anche in questo caso, la semplice qualifica di socio esclude l’incompatibilità ) ha presentato al Comune di Scafati un progetto di riqualificazione urbana di un complesso industriale dismesso, riconosciuto valido e legittimo prima dal TAR Campania, che ha accolto il ricorso presentato avverso il diniego dell’istanza di permesso a costruire e, poi, dal Consiglio di Stato che ha confermato la sentenza del Giudice di I grado.

Il contenzioso è stato causato da ostacoli e dinieghi, dettati soprattutto da motivi politici, creati ad arte e con cattiveria da amministratori incapaci, le cui posizioni potrebbero essere al vaglio della Corte dei Conti per danno erariale.

Nel prendere atto, però, che una semplice iniziativa di riqualificazione di un’area industriale dismessa, volano di economia pulita e di lavoro, attivata con capitali privati su suoli privati, poteva costituire un ostacolo alla Città e poteva essere manipolata dagli avversari politici, anzi dai nemici a questo punto, già in tempi non sospetti la Ambiente e Energia. s.r.l. rinunciava alle azioni legali, per cui non si configura, nemmeno in questa residuale ipotesi, alcuna causa di incompatibilità.

Gli speculatori senza cuore sono altri, sono quelli che carpiscono la buona fede dei cittadini scafatesi per calunniare e offendere. Non ho nulla da difendere se non la mia dignità di uomo, politico e imprenditore.