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Finisce 76-84 la sfida della ventiquattresima giornata di campionato tra Givova Scafati ed Happy Casa Brindisi. Vendicando la sconfitta subita all’andata a campi invertiti, la società pugliese si è imposta alla Beta Ricambi Arena PalaMangano con una prestazione tutta cuore e grinta, che tiene ancora accese le sue speranze di salvezza. A corrente alternata invece la prestazione del team dell’Agro, che ha alternato sprazzi di bel gioco ad altri in cui ha faticato non poco per contenere l’energia ospite. Sebbene le statistiche tra i due quintetti non siano state troppo difformi tra loro, a fare la differenza è stato l’atteggiamento, lo spirito e la fame di successo, che ha premiato la formazione brindisina, a cui va dato il merito di averci creduto sempre e non aver mollato mai. La difesa pugliese, nella seconda parte di gara, ha scavato il solco. La sfida, fatta di continui sorpassi e fasi di grande equilibrio, si è decisa nelle battute conclusive, in cui gli episodi e la freddezza al tiro di Bartley si sono rivelati decisivi.
Il capo allenatore Matteo Boniciolli: «Questa sera abbiamo commesso un grave errore: schiacciati dalla pressione di dover vincere, nella consapevolezza di quanto sarebbe valsa la vittoria per il pubblico e la proprietà, abbiamo giocato al 30% delle nostre possibilità. Come ho detto ai ragazzi dopo
la giusta “cazziata” del patron, abbiamo fatto il danno ed ora dobbiamo rimediare. Abbiamo sei partite avanti a noi, di cui forse solo una, quella con Milano, apparentemente impossibile sulla carta, ma le altre cinque sono tutte alla nostra portata. Dopo l’allenamento di ieri ero entusiasta, ma siamo uomini, con fragilità e debolezze, che si sono manifestate tutte oggi. Purtroppo succede, ma lo ribadisco: abbiamo commesso un danno ed ora dobbiamo rimediare. Sono convinto che la consapevolezza di questa bruttissima partita, giocata con una tensione enorme che nel primo quarto non ci ha fatto neppure di rompere il fiato, ci farà lavorare duramente per rimediare quanto prima. Ci sono 15 squadre che giocano per un obiettivo, Brindisi gioca leggera perché non ha nulla da perdere, noi invece abbiamo subito la pressione e giocato al 30% delle nostre possibilità, compiendo una brutta battuta d’arresto, ma non dobbiamo flagellarci, ma continuare ad allenarci per giocare quella pallacanestro che tante volte in questo campionato abbiamo già dimostrato di saper giocare».
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