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Solo la matematica tiene ancora in piedi il discorso salvezza, perché il successo della Givova Scafati per 102-90 sulla Openjobmetis Varese dinanzi ai circa 3.500 della Beta Ricambi Arena Palamangano ha permesso alla compagine dell’Agro di mettere più di una ipoteca sulla permanenza in massima serie. Ci è riuscita con una prova d’orgoglio, fatta di tanta grinta e carattere, contro una delle formazioni più in forma dell’attuale serie A, che, tranne uno sporadico episodio verso la fine del terzo quarto, non è mai stata in vantaggio. Al contrario, i gialloblù, trascinati da Robinson e Pinkins, e soprattutto da un atteggiamento corale combattivo, è riuscita ad imporsi meritatamente. Le superiori percentuali di tiro da tre punti (45% contro 33%) ed il dominio sotto i tabelloni (44 rimbalzi contro 28) hanno scavato il solco tra le due contendenti, con quella di casa vittoriosa anche grazie al supporto dei propri supporters, che hanno incoraggiato la squadra anche nei momenti di difficoltà, trascinandola al successo.
Il capo allenatore Matteo Boniciolli: «Ho ringraziato la squadra, perché ha giocato la pallacanestro che reputavo potesse giocare: questa cosa mi soddisfa enormemente, perché si concretizza il duro lavoro fatto negli allenamenti. Abbiamo costruito la vittoria su una prestazione difensiva impotantissima, nonostante i 90 puntisubiti. Abbiamo aggredito la partita con un Mouaha fantastico, che ci ha allungato la rotazione degli esterni e ci ha concesso di arrivare alla parte finale di gara con Rossato ed Henry lucidi. Dopo un avvio arrambante, abbiamo subito la rimonta di Varese, ma lo sapevamo. La cosa importane è essere rimasti mentalmente solidi, a differenza di domenica scorsa. Ci sono stati degli errori, ma alla fine vince chi sbaglia meno e noi abbiamo ridotto il numero degli errori ed abbiamo sempre giocato in controllo, grazie anche ad un Robinson straordinario e ad un Gentile sempre più vicino al recupero completo. Anche Nunge, Henry, Rossato e Rivers hanno dato il loro prezioso contributo. Ma ciò che mi fa incazzare è che grandi prestazioni come questa, che abbiamo già avuto contro Tortona e Napoli, arrivano sempre quando siamo con l’acqua alla gola: ci troviamo a disputare una gara che non ha nulla a che vedere con le sconfitte precedenti in termini di qualità e questo mi fa incazzare. Abbiamo avuto un pubblico straordinario, che mi ha fatto quasi commuovere, perché ho percepito la sintonia tra giocatori e tifosi, che ci ha aiutato nei momenti di difficoltà. Ora ci aspetta un importante compito nei prossimi 21 giorni: non disperdere quanto di buono abbiamo fatto; abbiamo tre partite con Milano, Sassari e Napoli e finire la stagione con il ricordo di una squadra che ha combattuto fino alla fine e che non ha smesso di giocare anche quando è stato raggiunto l’obiettivo prefissato, sarebbe un bel modo di congedarci per tutti noi».
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