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Prestazione da dimenticare della Givova Scafati, sconfitta 89-52 dalla Bertram Derthona Tortona al PalaEnergica di Casale Monferrato (Al), in occasione dell’ultimo turno di andata del campionato di serie A. Si è così fermata la striscia positiva della compagine dell’Agro dopo tre vittorie consecutive e contestualmente si è arrestata anche l’emorragia di sconfitte (cinque di fila) della compagine bianconera, con una prestazione convincente e un risultato roboante.
I gialloblù, orfani di Pinkins e Strelnieks (a referto solo per onore di firma) e con Nunge e Robinson in condizioni fisiche non eccellenti, sono apparsi lontani parenti di quella squadra grintosa e caparbia che solo otto giorni prima si era resa protagonista di una prova superlativa, con un organico ridotto all’osso dagli infortuni. Tranne i primi cinque minuti di gara, è sempre stata sotto nel punteggio, senza mai dare l’impressione di poter ribaltare le sorti del match. Sconfitta che si appalesa anche nei numeri delle statistiche finali, che vedono gli scafatesi soccombere, anche piuttosto nettamente, in tutte le percentuali di tiro, a rimbalzo e negli assist.
Il capo allenatore Matteo Boniciolli: «Al di là del valore di Tortona, che probabilmente questa sera è emersa per la prima volta in tutta la stagione, a riprova del fatto che abbiamo chiuso il girone di andata con due punti in più, sono arrabbiato perché non abbiamo presentato una versione credibile di noi stessi. Sapevamo, come di fatti è accaduto, che dopo cinque sconfitte consecutive, Tortona avrebbeiniziato la partita contratta, ma non siamo riusciti a creare un piccolo divario e neppure a mettere un piccolo tarlo nella testa degli avversari. Lo abbiamo fatto confusamente fino al 9-8 per noi, ma già lì le cose non erano andate bene, perché abbiamo cominciato a pensare che ognuno avrebbe fatto per conto suo. Dopo aver subito una loro tripla si sono così aperte le cateratte e abbiamo avuto un atteggiamento arrendevole, remissivo, debole, molle. L’assenza di Pinkins ed il fatto che Robinson non si sia allenato nel corso della settimana, per quanto importanti, non avrebbero dovuto farci esimere dal combattere, mentre oggi abbiamo subìto e questa è una cosa che non mi è piaciuta per niente. E’ giusto che un nuovo allenatore veda anche il “dark side of the moon”: fino ad oggi abbiamo giocato tre quarti eccellenti a Venezia prima di essere travolti nell’ultimo quarto da una squadra che, come Tortona, ci è superiore in termini tecnici; abbiamo vinto un derby giocando in maniera straordinaria; abbiamo vinto a Brindisi recuperando 21 punti in quattro minuti e mezzo; abbiamo vinto con autorevolezza contro Trento, la quarta forza del campionato, la scorsa settimana; per cui non voglio farmi prendere da tristezze, ma da una sana incazzatura, perché, come ho detto ai miei giocatori, al di là del risultato, si poteva affrontare la sfida in maniera differente, a prescindere dal fatto che Tortona sia una grande squadra, che finora ha reso forse al 20% delle proprie possibilità. Non mi è piaciuto per niente l’atteggiamento. Dopo aver lavorato per un mese con grande durezza, venire qui ed essere travolti in questo modo mi fa incazzare, perché non era questa la faccia che dovevamo mostrare contro una grande del campionato».
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