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Un documento di tre pagine inviato al presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, per illustrare la situazione legata all’ospedale Sant’Anna e Santissima Maria della Neve di Boscotrecase e chiedere che venga riaperto il pronto soccorso, chiuso quando il nosocomio fu trasformato in covid-center durante la pandemia e da allora non più riattivato.
È quello fatto pervenire al governatore e firmato tra tre coordinatori locali dei medici di base (Giovanni Bandino, Antonio Esposito e Alfredo Ferrara); dai sindaci Pasquale Di Lauro (Boscoreale), Pietro Carotenuto (Boscotrecase), Francesco Ranieri (Terzigno) e Raffaele De Luca (Trecase); da sei associazioni del territorio (Aps Ti porgo la mano, Rotary club Boscoreale-Boscotrecase, A’ vriala, Pietro Ottena, Progetto Cripta Aps, Vesuvio creativo e La Fenice Vulcanina).
Come spiega Angela Losciale, presidente dell’associazione “La Fenice Vulcanica”, tra le firmatarie, stavolta “oltre ad ascoltare i tanti cittadini esasperati, abbiamo deciso di dare voce anche ai medici di base del nostro territorio, costretti a lavorare in continua emergenza. Medici che, sebbene svolgano il proprio lavoro con coscienza e celerità, non sono supportati da strumenti adeguati, creando uno stallo nelle prestazioni sanitarie di preoccupante emergenza”.
Nel testo sono evidenziate “le criticità riscontrate nel periodo post pandemico nel garantire un’adeguata assistenza ai cittadini di un esteso territorio che, privati di un fondamentale presidio sanitario quale il pronto soccorso di Boscotrecase, sono costretti da oltre tre anni a recarsi per le emergenze a Castellammare di Stabia o all’ospedale Maresca di Torre del Greco”.
I sottoscrittori ricordano il tragico episodio della neonata deceduta il 23 dicembre e sottolineano la loro “preoccupazione per le infinite difficoltà che incontrano gli assistiti presso i presidi d’emergenza attualmente disponibili, in particolare quello di Castellammare di Stabia, dove la situazione è letteralmente al collasso e gli stessi operatori del pronto soccorso invitano i pazienti a recarsi altrove”.
Il documento si chiude con un appello al presidente De Luca “ad intervenire personalmente per dare risposte immediate alle richieste dei comuni coinvolti”.
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