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Cinquemila metri quadrati di aree calpestabili, altri 3.500 mq di spazi esterni, riduzioni delle emissioni del 95%. Sono i numeri del nuovo stabilimento produttivo di MV Marine, il cantiere nautico napoletano fondato e diretto dall’ingegnere Vincenzo Nappo, che quest’anno compie 30 anni e si “regala” una nuova area produttiva insieme a quella di Nola (che resterà attiva).
Lo stabilimento sarà inaugurato sabato 24 febbraio alle ore 10.30 in via delle Industrie a Striano.
Si tratta di una struttura innovativa e dalle ampie dimensioni, tre volte più grande dell’attuale cantiere con soluzioni green: “Abbiamo creato – spiega Nappo – reparti specifici per ogni fase di lavorazione, con impianti di ultima generazione per eseguire al meglio le singole operazioni previste, con un potenziamento della linea produttiva e ambienti con temperature controllate per avere prodotti sempre di alta qualità costrittiva”.
La struttura è realizzata su tre livelli: al piano terra saranno collocati l’ufficio produzione, l’accettazione, i locali mensa e relax per gli operai; al primo e al secondo piano la sala riunione, dove sarà possibile mostrare in video i rendering dei modelli e fare vedere le varie tecniche di lavorazione a clienti, concessionari e importatori. “Si è pensato ad un’azienda che va nella direzione dell’Industria 4.0, dove l’integrazione macchina-uomo è fondamentale, per meglio interagire tra i vari reparti e seguire i processi produttivi – sostiene l’amministratore Luigi Nappo – abbiamo inserito impianti innovativi per il trattamento delle resine e delle polveri da taglio, con ambienti che tengano conto della qualità di vita dei nostri lavoratori e dell’ambiente esterno. Ci sarà anche un magazzino automatizzato per la gestione dei tantissimi accessori, una taglierina computerizzata per il taglio dei tessuti, delle fibre di vetro, di carbonio, dello Sky e altro, che affiancheranno il centro di controllo numerico, per spingere la MV Marine nella direzione di un’azienda sempre più tecnologica. Non da ultimo l’aspetto green: dalle tecnologie basate su Infusione ed Rtm (lavorazione sottovuoto), metodologie che consentono di ridurre del 95% le immissioni delle sostanze volatili in atmosfera”.
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