2 Dicembre 2024

Sannino ‘abbraccia’ i detenuti a Napoli, canta e parla con loro, giovedì sarà a Poggioreale.

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Spera di essere per i detenuti, e per i loro figli e parenti che li aspettano, un ‘seme’ di speranza’ perché, dice, è possibile superare gli handicap sociali e avere un sogno da realizzare.
Obiettivi forse ambiziosi ma mentre li delinea la sua voce si incrina e il cantautore napoletano Andrea Sannino non riesce a nascondere l’emozione.
Giovedì prossimo, 18 gennaio, infatti, l’autore di ‘Abbracciame’ incontrerà 40 detenuti del carcere di Poggioreale; porterà la sua musica dietro le grate dell’Istituto Penitenziario, racconterà in poco più di un’ora con parole e note la sua carriera e la sua storia da scugnizzo di periferia ad artista affermato grazie all’amore per la musica. “Sono cresciuto nel vicolo Santa Rosa a Ercolano inun quartiere popolare – racconta all’ANSA – un’infanzia difficile in un contesto difficile ma la mia famiglia è stata un ‘faro’. Si può cambiare il proprio destino, si possono superare gli ostacoli, occorre crederci. Con l’amore che è il motore della vita. Amore e cultura abbattono gli handicap, la redenzione è possibile”.
Trentotto anni, moglie (Marinella) e due figli (Gioia e Alessandro), Andrea Sannino – che è stato già protagonista in passato di incontri e concerti negli istituti di pena – vive una tappa importante della sua carriera: è attualmente impegnato con il tour del musical ‘Mare Fuori’ (nel carcere napoletano parlerà della sua esperienza in teatro che racconta proprio della vita dura dietro le sbarre e della voglia di rinascita) reduce da quasi un mese di rappresentazioni nel Teatro Augusteo di Napoli, che ora continueranno ripartendo dalla Sicilia. L’evento di giovedì sarà rivolto ai detenuti che stanno seguendo un corso di scrittura creativa e che in questi giorni hanno scritto lettere all’artista in cui hanno descritto cosa significhi per loro un “abbraccio”, in riferimento alla canzone simbolo di Sannino, divenuta successo internazionale durante il periodo della pandemia e oggi rieditata e interpretata anche dalla cantautrice Fiorella Mannoia che ha inserito il brano nel suo album Luce.
L’evento di giovedì nel carcere ‘Salvia’ è stato organizzato dall’associazione Liberi di Volare odv e dalla pastorale carceraria don Elvio Damoli.