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“Quanto avvenuto a Scafati in Via Niglio, nei pressi del Liceo Scientifico “Caccioppoli”, è di una gravità assoluta ed inaudita, sia sotto l’aspetto dell’aggressione che della mancanza di risposte delle istituzioni chiamate a prevenire quanto successo.
La responsabilità del pestaggio è anche dovuta al silenzio delle istituzioni, tutte, che sapevano quello che accadeva ogni sera. Tanti ora si indignano, gridano alla “vergogna”, ma mi chiedo dov’era chi occupa ruoli di primo piano in città e che ben sapeva dei disagi nella zona. Non basta uscirsene con un post o un video di indignazione, queste esternazioni si lasciano ai cittadini, che non sono chiamati a guidare la città o a tutelare l’interesse pubblico.
Il pestaggio avvenuto nei confronti di chi aveva osato denunciare pubblicamente con dei video cosa accadeva nei pressi del Liceo è un segnale di una città dove le regole sono un optional. Se da un lato vanno immediatamente individuati gli autori delle violenze e puniti con rigore, l’indignazione e lo stupore del giorno dopo servono a ben poco se non a lavarsi la coscienza e scappare dalle responsabilità, ma la vera “vergogna” risiede nelle istituzioni che pur sapendo hanno sempre taciuto, sono loro innanzitutto che dovrebbero chiedere scusa alla famiglia del cittadino aggredito per una situazione che, se affrontata in tempo, non si sarebbe mai verificata”.
